venerdì 25 luglio 2014


Il respiro è un cerchio. Entra ed esce. E' la terra che arriva dentro di noi, le radici e le montagne sedute su cuore e intestino. Siamo noi  che penetriamo il mondo, ci muoviamo sul suolo , corriamo tra gli alberi, immersi nell'aria invisibile. 

Uno scambio continuo. 
Nuvole nello spazio interno del corpo. 
Pelle che riempie il cielo. 

Respirare è il dialogo dell'uomo con l'universo.

Questo respiro fluidorilassatoprofondo
Questo respiro affannosocortomancante

In esso il ritmo della Vita
In esso il ritmo della Natura
In esso il ritmo dell'Universo

In esso la forza e la quiete dell'Oceano
In esso l'estasi e la distruzione dell'Amore
In esso uno specchio in cui guardarsi e capire dove siamo

In questo esatto momento

Il respiro è un cerchio. Entra ed esce. E' la terra che arriva dentro di noi, le radici e le montagne sedute su cuore e intestino. Siamo noi  che penetriamo il mondo, ci muoviamo sul suolo , corriamo tra gli alberi, immersi nell'aria invisibile. 

Uno scambio continuo. 
Nuvole nello spazio interno del corpo. 
Pelle che riempie il cielo.

Respirare è il dialogo dell'uomo con l'universo.

[SILENE ARNALDI]





giovedì 24 luglio 2014



SILENE ARNALDI, Una stella nella pancia
libro fatto a mano cartoncino, faesite, foglia d'oro presentato al concorso e mostra:
Libri mai mai visti di Russi (RA)  www.vaca.it
Image result for libri mai mai visti 19 edizione logoImage result for libri mai mai visti 19 edizione logo


9 versi 9 fori 9 mesi e 1 stella per raccontare la maternità: 


Piccola luce

nell'oscurità segreta

grumo di sangue

ossa pelle di seta

soave movimento

meraviglia del cuore


Re della gioia

Re della Vita

Re di una storia d'amore infinita.

[SILENE ARNALDI Una stella nella pancia]


martedì 22 luglio 2014


Il corpo è una pietra. Accumula i segni del tempo. Si trasforma. Il corpo è una fascia elastica. Si tira e si piega. Si allenta e si affloscia. Si accascia a terra. Esulta e si solleva in un salto di gioia. Si sgretola. Diventa polvere. Un nulla che non è il Niente, un vuoto che è Presenza.


Il corpo è la casa del soffio invisibile; il soffio invisibile è la casa del corpo. 

Cosa siamo ? Siamo l'involucro che contiene o l’aria che si muove dentro ? Siamo entrambi? Siamo pelle-ossa-sangue con forma di piedi e mani per andare e afferrare ? Siamo l’universo muto, anima dentro al corpo immobile ? [SILENE ARNALDI]

Rabarama


giovedì 17 luglio 2014

Cos’è la vita?
cos'è la vita ?
cos'è la vita ?
cos'è la vita ?

                                                               E’ un’onda incessante, 

                                                                         un’alternarsi di ritmi, 

                                                                                    che a volte non lascia fiato -

                                                                                         una grande speranza nel cuore, 

                                                                                            un profondo sapere che la vita ha 
                                                                    
                                                           un senso supremo

                                                                                                     anche quando la marea travolge _

                                                                                                                                                                                                                                   


Lasciar fluire, lasciar scorrere. Alchimia della vita. Trasformazione. Cambio di pelle. Dentro di noi le emozioni fluttuano e mutano continuamente. Nulla è fermo. Nulla è sempre uguale. Chiudere gli occhi e ascoltare cosa accade è il filo da seguire. 

Non siamo l’impetuosità che ci scaglia da una parte all’altra. Non siamo il vento che sferza forte da lacerare i brandelli. Siamo corpo che sente. Siamo orecchio che ode i rumori armoniosi o dissonanti dell’anima. 

Dove sta la chiave ? Non ci sono mete fisse, né porti, né orizzonti definiti. Forse la risposta è il viaggio. Ogni esploratore conosce l’estasi e la meraviglia delle Terre Nuove. Ogni esploratore conosce la paura del buio e dell’essersi persi. 

Non si può tradurre il senso del nostro andare nel tentativo di afferrarlo per sempre. Sfugge e ritorna. Giunge a noi e se ne va all’improvviso. Dar voce a questi moti è l’unica cosa che so fare. Mi sono state donate le mani per lasciarle scorrere sul foglio. Per trasformare l’invisibile in parole impalpabili e mute. Parole che consolano. Parole impotenti o forse parole che ferme come montagne vorrebbero smuovere il mondo. 

Raccontano la pienezza e la gioia, raccontano le assenze e il vuoto. Raccontano che gli incontri della vita non sono casuali e hanno una voce sommersa. Mettersi in ascolto e decifrarne il linguaggio segreto ci fa capire chi siamo. Ci indica la via. 

Incontri di pagine. 
Incontri di pelle ed ossa. Incontri di suoni. 
Esperienze. Persone. Esperienze. 

Estraggono il nostro vero volto se siamo disposti a metterci in gioco. Emergere è doloroso. La nascita è il travaglio prima dell’estasi. [SILENE ARNALDI]


martedì 15 luglio 2014





Ancora uno splendido libro d'artista della somebooks.kr dal titolo Far Away, che potrete sfogliare sul loro sito. Pagine bianche e le immagini di due uccelli e di una fitta vegetazione, che sembrano uscire dal foglio e rimanere lì sospese in attesa che il lettore trovi in esse una storia. Ognuno di noi costruisce un testo, un succedersi di eventi, ma la porta rimane aperta ad altre suggestioni, ad altre interpretazioni. Dalla copertina di carta grezza con un uccello dal corpo nero e colorato inizia un viaggio. Esplorando le pagine e mettendomi in ascolto ho trovato le MIE parole per raccontarlo.

Un uccello: nero e  colore sul suo corpo – buio e luce in ognuno di noi. Una pagina bianca e grezza: lo spazio sacro della vita dove tutto è possibile. La sua ombra gli ricorda di esserci in quella pagina di latte che è l’ esistenza. Solo. La nostra ombra è la nostra unica e singolare impronta, è lì a ricordarci che la luce esiste. Soli.

Due uccelli – compagni di viaggio forse – sono completamente scuri e posano le zampe su rami grigi. Non c’è colore in nessuno dei due, non c’è incontro tra i loro sguardi. L’azione più ardita per uno di loro è premere il becco sullo spazio bianco e scoprire che la vita è acqua fresca, che disseta e che conduce a un mondo ancora lontano, fatto di vegetazione rigogliosa e farfalle fluttuanti nell’aria: la Vita vera.

Ali colorate arrivano nel mondo delle ombre. Fanno alzare lo sguardo ai due uccelli incuriositi. Nuove foglie, altri fiori, farfalle popolano il regno dei colori.
Uno dei due uccelli spicca il volo. Apre le ali senza sapere dove andrà a finire. La farfalla si allontana. Non possiamo sapere dove ci conduce la vita. Non possiamo fare a meno di seguirla. L’altro uccello continua a guardare, ma ripiega il collo con paura. Il mondo a colori non smette di crescere.

Un forte vento sembra spezzare le ali del primo uccello e il suo coraggio di vivere. Il suo compagno fa un balzo in avanti sull’altro ramo. Sembra volerlo proteggere con lo sguardo, ma la verità è che nessuno può salvarci dalle raffiche impetuose delle nostre esplorazioni, dalle mete sconosciute del nostro destino, dai nostri dolori. Il colore ha riempito lo spazio bianco. La vita si è colmata di senso in ogni sua forma.

Eccolo il primo uccello è riuscito a fare il salto.  Vola sicuro e fiducioso nel colore della vita. Il suo compagno alza le ali, apre il becco quasi a chiamarlo. Il volo del secondo uccello è breve. Si ferma ancora una volta ad osservare. Non è sempre chiara la via da seguire.  Nel mondo a colori spiegare le ali sembra la cosa più naturale del mondo, è quello per cui ogni uccello è nato. Ogni uomo può volare se riesce a capire e a fare quello per cui è giunto sulla terra. Non c’è nessuna paura.

Nel mondo grigio l’uccello fa un passo indietro. E’ meglio non rischiare. La testa dell’altro uccello prende colore e volge lo sguardo all’amico lontano. La vita per cui siamo nati ha il potere di trasformarci, di estrarre da noi energia e gioia.

L’uccello colorato decide di portare un fiore all’amico grigio, che si rianima e risolleva le ali. Sarà pronto a volare ? Basterà l’amore rinchiuso in un fiore a farlo partire per il viaggio? L’incontro è tenerezza negli sguardi. Due uccelli diversi, ritrosia e coraggio, nero e colore, sono sospesi sul ramo. Amare è riconoscere la propria diversità e guardarsi. Il mondo a colori si è ritirato e il bianco ha ripreso spazio. Dimenticano il fiore. Volano via insieme.

E’ meraviglioso volare insieme nel mondo dei colori.
I petali iniziano a sgretolarsi. Il fiore reciso è destinato a morire. Servono radici e nutrimento. Anche la vita vera e il senso del nostro andare nel mondo vanno continuamente riscoperti e nutriti. Altrimenti muoiono, si seccano, marciscono.  Gli uccelli volano gioiosi. L’uccello nero è rimasto tale. L’altro è sempre più colorato. Ognuno ha la propria natura. Rispettarsi è amore.

Petali  e stelo spezzati. Il fiore cade nel bianco. Un alone grigio invade il mondo a colori. Alcune foglie giungono allo spazio bianco del mondo delle ombre. Non c’è un luogo dell’estasi e un luogo del dolore. Della gioia e della tristezza. La vita è una miscela di luce e ombra.

Una tempesta, chiazze di colore e macchie grigie invadono tutto come un uragano e i mondi che prima apparivano contraddittori e lontani diventano tutt'uno. I due uccelli vengono sbalzati via.
L’uccello dal capo colorato si ripara sul vecchio tronco. Non è più quello di un tempo. L’estasi e la guerra lo hanno trasformato. Nella trasformazione la vita ha un senso. L’altro uccello è scomparso. Torna il sereno.

L’uccello a colori pensa. Si chiede dov’é la gioia suprema? Dov’è il dolore? Dov’è il compagno di viaggio ? Dov’è il senso?
Guarda lontano alla ricerca di una risposta.
Sembra pronto a ripartire alla ricerca dell’amore perduto o forse di se stesso.
Spicca il volo sicuro. La vita lo attende di nuovo.
Vola solo. La vegetazione è ormai ovunque. Non esistono mondi contrapposti.
Vola lontano. Cosa starà cercando ?
Sembra non esserci tanto cielo in cui volare. Invece c’è sempre un oltre, l’orizzonte si sposta, la fine diventa inizio, ogni esploratore non smette mai di cercare.
Alla fine del libro la stessa pagina di carta bianca e grezza dell’inizio. Resta solo lo spazio bianco e sacro della vita. Nessuno può sapere dove ci conduce.
 [SILENE ARNALDI]

domenica 13 luglio 2014

giovedì 10 luglio 2014

Thorn Mountain www.somebooks.kr 
Il viaggio della Vita in questo splendido libro coreano fatto a mano.



La Vita è un viaggio, il dispiegarsi di movimenti e parole nella manciata dei giorni a noi concessi. Piedi sulla terra, occhi rivolti al blu. Nuvole bianche, aria sul viso. Il mondo qui-dentro fluttua come il mondo lì-fuori. Non c'è distinzione tra uomini e alberi. Il ritmo dell'universo ci pervade ed invade. La gioia e la bellezza, il dolore e la miseria. La Natura è uno specchio e sa che per creare a volte qualcosa viene distrutto. Dal vuoto, dal buio nasce altra vita.  

Nella casa dell'Amore
che oggi è un cactus 
con le spine
si ode un'eterna rima
un'eterna melodia
un'eterna nenia
che la Parola
trasforma in un 
                              
                                                 Inno  d'oro.
                                                                                                                   [SILENE ARNALDI]































mercoledì 9 luglio 2014

Isole di nuvole
oro e pervinca
nel cielo della Vita
[SILENE ARNALDI]
argos catalogo bronia Sawyerwww.broniasawyer.co.uk 


La carta diventa cielo. Vecchie pagine di libro mettono le ali e si librano nell'aria blu per raccontare ed incontrare. Vita consumata diventa Vita nuova. Creare è il senso di vivere in queste meravigliose opere dell' artista inglese Bronia Sawyer. 
[SILENE ARNALDI




Il kintsugi (金継ぎ), o kintsukuroi (金繕い)letteralmente "riparare con l'oro", è una pratica giapponese che consiste nell'utilizzo di oro o argento liquido o lacca con polvere d'oro per la riparazione di oggetti in ceramica (in genere vasellame), usando il prezioso metallo per saldare assieme i frammenti. La tecnica permette di ottenere degli oggetti preziosi sia dal punto di vista economico (per via della presenza di metalli preziosi) sia da quello artistico: ogni ceramica riparata presenta un diverso intreccio di linee dorate unico ed ovviamente irripetibile per via della casualità con cui la ceramica può frantumarsi. La pratica nasce dall'idea che dall'imperfezione e da una ferita possa nascere una forma ancora maggiore di perfezione estetica e interiore.
http://it.wikipedia.org/wiki/Kintsugi


La Parola salva. Ricuce le ferite. Non riempie la Voragine, non si porta via l'Assenza, ma presta la sua voce per liberare il Dolore in canto. Lo trasforma. E' l'alchimia della Vita.  Le cicatrici si riempiono d'oro. Non si cancellano ma diventano il solco per contenere la rinascita. L'oscurità senza la quale non esisterebbe la luce. La Parola è oro nelle cicatrici dell'Essere. [SILENE ARNALDI]





martedì 8 luglio 2014

L'Amore semplice, 
silenzioso
è devozione
adagiata
sulle punte
dei piedi.

Lasciata lì.
Dono puro.
Gratuito.

[SILENE ARNALDI]
Al di là delle epoche, delle diverse mani che scrivono si muove la stessa forza. Un'energia creatrice fuoriesce dal ventre della Terra e cerca un corpo che la trasformi e le dia un linguaggio per parlare. Una forza sotterranea con un unico significato. Amore. 

Scrittura è Amore
Musica é Amore
Voce è Amore
Esplorazione  è Amore

Nel dare ricevere, nel ricevere dare. L'arte è il canale dell'incontro, per questo non ha tempo. E' patria, appartenenza e un filo invisibile sembra unire un autore ad un altro. A te che leggi. Creare è dare la bocca al senso della Vita. [SILENE ARNALDI]
Respiro alberi
Entra cielo nelle narici
La Terra ha il mio volto
[SILENE ARNALDI]
Scrivere è l'arte di vivere. E' tradurre la lingua muta dei pesci e il linguaggio segreto di alberi e uomini. Di terre e di donne disperse. Di esploratori ciechi che possono solo annusare e sentire il respiro del mondo sulla pelle. Scrivere è prestare le proprie mani e il proprio corpo alla Poesia. Presenza invisibile e silente. Chi la ode non può fare altro che lasciarla passare attraverso di sé dandole l'abito della Parola. Poesia e Parola. Figlie dell'universo come foglie e sguardi, come acqua e corteccia,come intreccio di corpi in un cielo di carta.  [SILENE ARNALDI]

Gli occhi dell’Amore sono senza giudizio. Sono occhi come fari. Aperti. Nessun confine li racchiude. Esistono senza essere contenuti né con...