[Uomini , Acqua, Cielo - Testo e foto di SILENE ARNALDI] |
Esseri umani. Eterni cercatori. Con quella sete mai del tutto appagata e quella fame sotterranea, che ci sospinge come vento. Individui circoscritti come isole, che bramano la terra e nell'acqua vorrebbero a volte tuffarsi. Isole desiderose di librarsi nel cielo per sentire il sapore del blu. Lembi frastagliati di costa, che non possono fare a meno della loro immobilità e del silenzio. Siamo tutto questo nel nostro continuo mutare. La stessa elettricità che scorre nella Natura pervade le nostre ossa, la pelle, il nostro sentire.
L'ignoto, la ricerca e la scoperta sono le bussole del nostro andare. Ci sarà sempre un nuovo orizzonte per cui mettersi in viaggio. Cambi di percorso inaspettati. Nuove sfumature del nostro volto. Segni sul corpo e tracce di esperienze nell'anima. Presenze, assenze, incontri, nutrimenti e apparenti carestie. Giunge ai nostri piedi ciò che deve arrivare, non importa se linfa succosa o un'onda travolgente, che ci sbatte al suolo.
Tutto è cibo, tutto è Vita. Nutrimento.
Cosa hanno mangiato i nostri occhi, le nostre mani, il naso, le bocche, i piedi oggi ? Quali parole, quali suoni sono giunti alle nostre orecchie ? Abbiamo scelto cosa mangiare o abbiamo inghiottito senza masticare, senza sapere, senza sentire ?
Non siamo molto diversi da ogni altro elemento naturale. Siamo alberi che succhiano nutrimento vero e portano verso il cielo rami floridi e carichi di gioia e bellezza ? O affondiamo le radici in un terreno arido e avvelenato e proseguiamo verso l'alto per inerzia carichi di rami secchi e affaticati ?
Niente può sopravvivere senza nutrimento e noi esseri umani possiamo scegliere di cosa nutrire le nostre vite e le nostre relazioni.
La consapevolezza di sapere cosa portiamo dentro di noi e fuori da noi ci permette di fiorire, anche quando il vento è forte e ci sembra di stare in piedi a stento.
La consapevolezza di essere in relazione con noi stessi, con l'universo, con gli altri ci permette di vivere appieno la gioia, quando arriva a colmare i nostri giorni.
Consapevoli e connessi.
Consapevoli e connessi con noi stessi. Completi e perfetti cosi come siamo.
Consapevoli e interconnessi con il cielo e con altri esseri umani.
La consapevolezza di fare, di essere, di agire, di respirare, di sentire, di accogliere diventa allora la direzione da seguire. Ci conduce nella nostra esplorazione e la sete e la fame non sono irrequiete e cieche, ma sono sentinelle sulla via, che ci indicano il percorso; sono i bisogni che sappiamo riconoscere e soddisfare, scegliendo per noi i giusti nutrimenti. Non siamo mendicanti, ma tendiamo agli altri mani piene e gioiose di condividere.
Esseri umani. Eterni cercatori. Esseri completi.
La stessa elettricità che scorre nella Natura pervade le nostre ossa, la pelle, il nostro sentire.